IL SERVIZIO

Ogni anno migliaia di famiglie vengono separate a causa di conflitti armati, situazioni di violenza, disastri, migrazioni e altre circostanze che richiedono una risposta umanitaria.
Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna si attiva mobilitando le sue risorse attraverso il servizio Restoring Family Links, in cui acronimo noto è RFL. Con questo termine ci si riferisce ad una serie di attività che vedono impegnate le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, La Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR) ed il Comitato Internazionale di Croce Rossa (CICR) in tutto il mondo al fine di evitare la separazione delle famiglie e la loro scomparsa, ristabilire e mantenere i legami familiari e far luce sulla sorte dei dispersi.
Per la Croce Rossa Italiana questo impegno si traduce nella ricerca di familiari di cui si sono perse le tracce, nel ristabilimento e mantenimento dei loro contatti, nel supportare la riunificazione delle famiglie e nel tentativo di chiarire la sorte dei dispersi anche attraverso attività volte a facilitare l’identificazione dei corpi senza nome.
Lo Statuto dell’Associazione della Croce Rossa Italiana menziona esplicitamente il servizio di ricerca.
Tra i compiti di interesse pubblico che l’Associazione è autorizzata ad esercitare, lo Statuto prevede di “svolgere in tempo di conflitto armato il servizio di ricerca e di assistenza dei prigionieri di guerra, degli internati, dei dispersi, dei profughi, dei deportati e rifugiati e, in tempo di pace, il servizio di ricerca delle persone scomparse in ausilio alle forze dell’ordine” (art. 7, lett. D).

L’obiettivo principale della Croce Rossa Italiana è prevenire e alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale
o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace. Per raggiungere questo obiettivo la Croce Rossa Italiana
si propone in particolare di intervenire in caso di conflitto armato e, in tempo di pace, prepararsi ad intervenire in tutti i campi previsti dalle Convenzioni di Ginevra e dai Protocolli aggiuntivi ed in favore di tutte le vittime di guerre o di gravi crisi internazionali, siano esse civili che militari.

 

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