Alla Sindaca di Torino Chiara Appendino,

Gentilissima Sindaca, ci presentiamo a lei, in questi difficili giorni, per sollevare un problema reale che da tempo pone in crisi la “categoria” dei luoghi culturali torinesi in relazione all’attività performativa e della musica dal vivo. Un settore composito, animato da club, locali, centri giovanili, circoli e molto altro.
Da molti anni prosegue un dialogo costruttivo con l’amministrazione ma ad oggi non si è ancora riusciti a trovare uno spazio reale di rappresentanza, tutela e confronto.
Al momento la situazione di crisi del settore nella nostra città è aggravata dalla chiusura degli spazi dovuti al diffondersi del nuovo coronavirus Covid-19, rendendo necessario e indispensabile costituire una rappresentanza istituzionale alle nostre istanze.
Non abbiamo più le risorse per “autosostenerci”, siamo allo stremo delle forze.
In questo momento di grande destabilizzazione, data dal panico e dalla preoccupazione, questa interruzione sta catapultando l’intero settore degli spettacoli, del teatro e degli eventi culturali, in un baratro dal quale rischiamo di non rialzarci, con la perdita di posti di lavoro ed di iniziative culturali che spegnerebbe Torino.
Siamo luoghi di cultura che generano creatività diffusa, ricadute economiche e occupazionali.
La mancanza di liquidità, dovuta anche ad una sola settimana di chiusura, non concede tempo ulteriore a tutte le imprese del settore.
Le ripercussioni dureranno per mesi, anche nella più rosea speranza che la situazione migliori.
Non contestiamo le decisioni delle autorità nazionali competenti, ratificate successivamente dalla Regione Piemonte, ma chiediamo di valutare e considerare anche l’emergenza economica, sociale, aggregativa e culturale dovuta alla chiusura delle attività del nostro settore, preoccupazione questa sollevata anche dai nostri colleghi di altre Regioni.
Chiediamo di far presente al governo di attivare immediatamente ammortizzatori sociali e provvedimenti finanziari per azzerare tutti gli adempimenti fiscali nell’immediato onde evitare un disastro in termini di fallimenti, posti di lavoro e riduzione del PIL cittadino oltre che regionale.
Tale richiesta ci auguriamo trovi attenzione e concertazione anche nelle sedi della Regione Piemonte e nei Ministeri competenti.

Chiediamo quindi di prendere in considerazione la possibilità di trovare strumenti ad hoc per il nostro comparto che, oltre ad aver annullato spettacoli, concerti e attività, sta andando incontro a penali, perdite economiche e difficoltà riorganizzative che, in un ragionamento annuale, creeranno danni economici molto rilevanti.
Bisognerà non sottovalutare le necessità delle singole esperienze, provvedendo a ragionare immediatamente su un tavolo di crisi per il settore della musica, del teatro e più in generale del settore culturale profit e no profit, (Club, Circoli, centri culturali, eventi specifici) che prenda in considerazione il quadro generale e le specificità.
Ci appelliamo a Lei, sig.ra Sindaca, questa città non può permettersi, dopo anni di preoccupazioni e difficoltà, un ulteriore passo indietro rispetto alla vita culturale.
La musica e le performing art in particolare, che per molto tempo sono state il centro nevralgico della cultura di questa città, stanno subendo troppi colpi e con esse le vite di tutti coloro che sono coinvolti a vario titolo nel settore.

Abbiamo la reale necessità che lei ci rappresenti tutti, come cittadini, imprenditori, associazioni e lavoratori ad oggi senza una rappresentanza specifica.

Cordialmente,

Arci Torino