Torino è casa nostra vuole essere una testimonianza del rapporto tra i migranti che vivono a Torino e la loro città, un omaggio a Torino e a tutti i suoi abitanti.
«Io ho letto questo libro una volta sola, però ho voglia di rileggerlo ancora molte volte, perché
mi sono reso conto di aver imparato moltissime cose che non conoscevo grazie a voi.
Penso che sarebbe molto bello se questo Torino è casa nostra venisse letto da tutti da quelli
che hanno letto Torino è casa mia e da altri ancora perché lo merita!». «[…] Non ho vinto
molti premi nella mia carriera letteraria, anzi soltanto due, però questo è il premio più bello in
assoluto. Vi ringrazio davvero molto, sono commosso».

Giuseppe Culicchia (autore di «Torino è casa mia»)

Quando io ero in Cina, sempre volevo venire in Italia. Adesso sono arrivata in Italia, e sempre voglio tornare in Cina. La realtà è così: prima tu vuoi una cosa perché pensi che è meglio, poi quando tu hai,  allora improvvisamente scopri che quello che avevi prima è più meglio! Solo una cosa sono sicura: voglio mia vita come pensare io.
Ting Ting e Qing Ye, – Cina

Io mi sono innamorata della lingua italiana dal primo giorno, e anche il dialetto piemontese è  divertente: tlascapì, va bin, piantlalì, balenga!
Raymonda, Costa d’Avorio

Torino è casa nostra  Viaggio nella città migrante

A cura di Francesco Vietti
Con la prefazione del sindaco Sergio Chiamparino
Con la postazione dell’Orchestra di Porta Palazzo
128 pp. Euro 10,00
ISBN 88-89862-47 -5
Legatura in filo refe

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